Tra gli aspetti emergenti del rapporto fra cultura locale e territorio d'appartenenza si ritrova la cultura culinaria, le cui espressioni più concrete prendono forma nella cucina tipica e nella produzione enogastronomica. Ciò che comunemente si definisce "cucina" o "dieta" non si declina che con una connotazione geografica e sociale. Sebbene le condizioni ambientali (clima, suolo, vegetazione) influenzino con una certa evidenza le abitudini relative al consumo dei cibi, esse non esauriscono le ragioni delle scelte in materia di alimentazione adottate da ogni gruppo sociale. Ricadute probabilmente maggiori sui comportamenti alimentari vanno infatti imputate a variabili di carattere culturale, essendo le appartenenze identitarie definite anche intorno al valore culturale della produzione e del consumo di cibo. Il prodotto alimentare può essere considerato a tutti gli effetti l’espressione della cultura di uno specifico luogo e l'enogastronomia racchiude quelle espressioni della tradizione culinaria popolare, riprese dalla cultura contemporanea, che diventano oggetto di politiche di tutela, protezione e valorizzazione.
La lingua dell’enogastronomia si traduce nella parola nei prodotti tipici locali, che veicolano l’immagine di una cucina tipica sia per quanto riguarda la produzione che le sue rappresentazioni.
Gli aspetti rilevanti che sono stati indagati riguardano alcuni prodotti tipici (formaggi e vino) e le sagre enogastronomiche.