Il gioco del Tamburello e quello della Pallapugno hanno alcune affinità, poiché fanno parte di quella serie di giochi sferistici di antichissima origine che sono diventati popolari alla fine ‘800. I giochi con la palla dell’epoca erano caratterizzati dall’uso delle mani, e non dei piedi (quindi il calcio, gioco di origine anglosassone che si diffonde in Italia e nel resto d’Europa nell’800), e fu proprio nel XIX secolo che si diede vita ad una organizzazione sportiva e agonistica a giochi che fino ad allora erano stati prevalentemente attività ludiche.
In Italia il Tamburello si diffuse a partire dalla provincia di Verona, Mantova per poi passare in Toscana, in Liguria e in Piemonte. La federazione vera e propria nacque negli anni ’20 e riuniva il tamburello, il pallone elastico ed il bracciale. Nel 1962 le diverse discipline si separarono e venne costituita la Federazione della Palla Tamburello.
Attualmente la federazione riconosce diverse specialità di tamburello, che dipendono dal campo in cui si gioca, a seconda che sia all’aperto (outdoor) o al chiuso, in palestra (indoor).
La specialità outdoor è diffusa prevalentemente nelle zone in cui il gioco è nato e si è diffuso all’inizio, dove esistono gli spazi, sferisteri o piazze adatte: Piemonte, Liguria, Verona, Brescia, Bergamo, Trentino, Emilia Romagna, Toscana. L’indoor, essendo praticato in palestra, è diffuso un po’ ovunque, anche nel Sud Italia.
Il tamburello è un gioco molto conosciuto anche nel resto d’Europa, in paesi come la Spagna, la Germania e la Francia, soprattutto nella zona meridionale, dove si pratica il tambourin, o tamburnet, disciplina di antica origine occitana.