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GLI ASPETTI RILEVANTI
L’hockey su prato è una specialità di origine anglosassone, nacque e si sviluppò in epoca medievale e vide il suo luogo d’adozione nei college inglesi dove veniva giocato da educatori, studenti, ma anche da commercianti facoltosi. Il termine “hockey” è composto da due vocaboli: il sassone hook, “uncino, falce” e il bretone houquet, “bastone da pastore” ricurvo in fondo. Non è un caso se le sponde inglesi e francesi del canale della Manica furono le zone in cui questo spot si consolidò inizialmente. Si sarebbe dovuto aspettare il XIX secolo perché l’hockey si istituzionalizzasse in federazioni e società sportive e perché si diffondesse in tutto il resto d’Europa. L’hockey venne, e viene tuttora, maggiormente praticato negli Stati che per ragioni storiche subirono l’influenza della cultura inglese (come l’Olanda e Germania in Europa, Pakistan, India, Australia e Nuova Zelanda).
In Italia l’hockey su prato si diffuse nelle grandi città (Roma, Palermo, Venezia) a partire dall’inizio del XX secolo come sport elitario, giocato dalla nobiltà urbana.
Attualmente si gioca nelle Regioni Piemonte, Sardegna (quasi esclusivamente a Cagliari), Sicilia, Lazio e Liguria (solamente a Genova).
Due sono le forme riconosciute dalla Federazione Italiana: l’hockey su prato, che si gioca all’aperto in estate, e l’hockey indoor, la versione “invernale” del più tradizionale incontro su prato, che si gioca in palestra.
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